Vedo nell’ombra l’emblema della complessità della vita.
Sebbene di primo acchito tutti vediamo nell’oscurità qualcosa che rappresenta una parte negativa e nell’assenza di luce e colore una mancanza di vitalità e gioia, per me iniziare a disegnare partendo da questa assenza fa sorgere un bisogno di movimento. Proprio perché laddove averto tale sensazione di mancanza subentra una necessità propulsiva di prendere una direzione o una decisione, quindi un vettore che implica un muoversi verso ed attraverso. E questo moto è generatore di vita nel momento in cui il buio di una tela bianca genera in me una forza gravitazionale talmente intensa e insostenibile da volersi rendere movimento e chiarificarsi attraverso la mia mano.
Nasce così un’attrazione che mi indirizza verso i punti di ombra ed io, quasi sospinta da una forza oscura che vuole liberarsi, mi avvio verso la scoperta dell’oggetto del mio quadro, partendo sempre dal basso nella sua stesura e risalgo una sfumatura alla volta verso la cima.
Burbuqe Alushi Hyseni
FOSKìA 